lunedì 26 novembre 2012

Piccola nota personale

Finalmente, dopo quella che mi è sembrata una vita, ho svuotato l'ultimo degli scatoloni. 

Posso dire che l'intera faccenda del trasloco ha dei risvolti piuttosto piacevoli. 
Per prima cosa ti fa fare un tuffo nel passato. Ho rivisto carte e oggetti che mi hanno riportato ad una me stessa di cui avevo perso memoria, cose magari stupide come la fattura di un elettricista, ma che si portano dietro tantissimi ricordi.

Poi ti obbliga a mettere a posto. Mettere a posto quando si trasloca non è solo un fatto di dove mettere questo o quello; sopratutto si tratta di scegliere. Gli oggetti che conserviamo hanno molto spesso una carica emotiva, e saper riconoscere a fondo gli effetti che tali emozioni hanno su di noi è un esercizio difficile e a volte doloroso. Scegliere quindi ha significato quali parti di me e del mio passato volevo portarmi dietro. 

Ho buttato via una quantità inimmaginabile di cose.

Non voglio dire con questo che ho deciso di cancellare il mio passato o le cose che mi hanno fatto soffrire o roba del genere, solo ho scelto quelle che non erano più un peso, quelle che conservavano un senso nel ricordare a me stessa chi sono, da dove vengo e perché sono diventata quella che sono oggi. In pratica quelle che io stessa avevo trasformato da zavorra in trampolino.

Chiudo con questa piccola parentesi personale pubblicando appunto dei vecchi lavori, alcuni li avrete già visti, altri forse no, ma penso che ognuno di essi abbia meritato un posticino in questo spazio.

acquerello su carta


                                                                acquerello e collage su carta




tempera su carta




acrilico su tavola
    


acrilico su carta




















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